L’attrice Taraneh Alidoosti è stata arrestata in Iran per essersi unita alle proteste per la morte della giovane Mahsa Amini.
In Iran continuano le proteste contro il regime insorte in seguito alla morte della giovane Mahsa Amini, deceduta nel mese di settembre. Durante gli scorsi mesi i cittadini sono scesi nelle strade per manifestare. Uomini e donne si sono uniti nella protesta contro il regime per combattere le ingiustizie.
La polizia religiosa ha condotto diversi arresti nei confronti di numerosi manifestanti. Alcuni di questi sono stati anche giustiziati per aver commesso dei “crimini contro Dio”. Recentemente anche l’attrice iraniana nota per aver recitato nel film ‘Il Cliente’ ed aver anche ricevuto il premio oscar, Taraneh Alidoosti, è stata arrestata.
L’esecuzione di Mohsen Shekari
“Il silenzio significa sostenere la tirannia e i tiranni”. Sono queste le parole che compaiono nella descrizione del suo ultimo post su Instagram, pubblicato l’8 dicembre. Recentemente Taraneh Alidoosti, aveva denunciato l’esecuzione del 23enne Mohsen Shekari.
Si tratta del primo manifestante giustiziato per aver preso parte alle proteste svoltesi in Iran per la morte della giovane Mahsa Amini. L’attrice, rivolgendosi alla Repubblica islamica, aveva scritto: “Sedetevi e aspettate le conseguenze della vostra sete di sangue”. A distanza di una sola settimana, l’attrice iraniana è stata arrestata. La notizia è giunta attraverso l’agenzia Tasnim. La sua colpa è quella di aver “pubblicato contenuti falsi e distorti e incitato al caos”.
Adesso, alla luce dell’arresto, il profilo dell’attrice iraniana risulta inaccessibile. Fin da subito la donna si era schierata contro il regime islamico per difendere i diritti delle donne. Poco prima del suo arresto, il 5 novembre, Alidoosti aveva pubblicato un post su una delle sue pagine social in cui aveva annunciato la sua volontà di rimanere in Iran per combattere contro le ingiustizie. “Resterò, smetterò di lavorare, sarò al fianco delle famiglie dei prigionieri e delle persone uccise ed esigerò il rispetto dei loro diritti. Combatterò per la mia casa. Pagherò qualsiasi prezzo per difendere i miei diritti e, soprattutto, credo in ciò che stiamo costruendo insieme oggi”.